Le apparizioni mariane o marianofanie creano sempre qualche disagio ai teologi che, per questo motivo in genere non si presta loro particolare attenzione. Anche nel campo della riflessione teologica su Maria spesso manca una riflessione teologica su questo fenomeno. Questa diffidenza è dovuta al pregiudizio che tali fenomeni distolgano dall’essenziale della fede cristiana, soffermandosi su ciò che è secondario. Si tratta però di un pregiudizio che non regge ad una valutazione oggettiva.
Nel caso specifico di Fatima, il suo messaggio riconduce proprio all’essenziale della fede cristiana; “riflette, da diversi punti di vista, il cuore stesso della rivelazione”. 1 Nel messaggio di Fatima e nelle testimonianze dei tre veggenti c’è un “nexus mysteriorum”: lì, le dimensioni fondamentali dell’autocomunicazione del Dio Uno e Trino e della libera risposta di fede dell’uomo e della donna ad esso intersecare 2 . Il messaggio di Fatima ci conduce all’essenziale della fede cristiana e «ci permette di approfondire la logica più radicale della rivelazione di Dio Trinità: l’amore di Dio che si manifesta come misericordia per superare, dal di dentro, i drammi dell’umanità storia” 3.
In questa breve presentazione inizieremo con la storia di Fatima: l’evento e le sue interpretazioni. In secondo luogo ci concentreremo sul contenuto del messaggio e sulla spiritualità che da esso emerge.
Per quanto riguarda la storia, è importante partire dagli eventi che hanno dato origine al fenomeno di Fatima.
Le fonti fondamentali per comprendere le apparizioni sono le seguenti:
Uno strumento utile per chi desidera conoscere l’evento di ciascuna apparizione, compilando e confrontando criticamente le Memorie di Suor Lucia e degli interrogatori, nonché altra documentazione rilevante, è il lavoro dell’ex capo del Dipartimento di Studi del Santuario Luciano Coelho Cristino: Le apparizioni di Fatima: ricostruzione dai documenti, (2a edizione, 2022 ) 4 .
Il Santuario di Fatima nasce da un fenomeno soprannaturale – così venne inteso dagli interessati e riconosciuto tale dalla competente autorità ecclesiastica – costituito da una serie di ierofanie. I veggenti di Fatima erano tre bambini nel 1917: Lucia, Francesco e Giacinta. Lucia era la cugina dei due fratelli Francesco e Giacinta. Erano del villaggio di Aljustrel, nella parrocchia di Fátima, ed erano pastori del gregge di pecore della loro famiglia.
È importante affermare l’ovvio, perché spesso diamo per scontato ciò che non lo è.
Nella storia di Fatima troviamo tre cicli di apparizioni:
Nel 1916 si ebbero tre apparizioni dell’Angelo, che si presentò come “Angelo della Pace” e successivamente anche come “Angelo del Portogallo”. La prima apparizione avvenne in primavera, in data sconosciuta, e in questa apparizione l’Angelo insegnò una preghiera ai Pastorelli. Mesi dopo, in estate, avvenne la seconda apparizione, in cui l’Angelo esortò i veggenti alla preghiera e alla riparazione. In autunno, l’Angelo apparve per la terza volta, portando ai veggenti la comunione eucaristica. Insegnò loro una seconda preghiera di adorazione trinitaria.
L’anno successivo, nel 1917, ci furono sei apparizioni della Madonna, una per ogni mese, da maggio a ottobre.
La prima apparizione avvenne il 13 maggio, nel luogo chiamato Cova da Iria, dove ora sorge il Santuario di Fatima. In questa apparizione, la Vergine Maria afferma di venire dal Cielo e dice ai pastorelli: “Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi alla volta, il 13 alla stessa ora, e poi vi dirò tu chi sono e cosa voglio” 5 . Chiede loro di pregare ogni giorno il Rosario e questa sarà la richiesta che farà più spesso, ripetuta in ognuna delle sei apparizioni.
Nella seconda apparizione, il 13 giugno, la Madonna ha promesso di portare presto in cielo i veggenti Francesco e Giacinta, ma ha detto a Lucia che sarebbe rimasta più a lungo e le ha affidato una missione: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare . Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato» 6 .
La terza apparizione, a luglio, è la famosa apparizione del cosiddetto “segreto di Fatima”, la cui terza parte, che parla della persecuzione della Chiesa, non fu conosciuta fino all’anno 2000.
La quarta apparizione fu l’unica che non ebbe luogo il 13 agosto, perché l’Amministratore Comunale – Vila Nova de Ourém – aveva preso i pastorelli, impedendo loro di trovarsi a Cova da Iria il giorno 13, per convincerli a rivelarsi il segreto per lui. L’apparizione è avvenuta a Valinhos, vicino ad Aljustrel, il 19 agosto.
La quinta apparizione ebbe luogo il 13 settembre, sempre alla Cova da Iria.
Infine, la sesta apparizione, il 13 ottobre, è l’apparizione del miracolo del sole, visto da una folla compresa tra le 50.000 e le 70.000 persone. In questa apparizione la Madonna si presentò come la Signora del Rosario e chiese: “Voglio dirvi di costruire qui una cappella in mio onore” 7 . Il Santuario di Fatima nasce da questa richiesta della Madonna: prima, nel 1919, fu costruita la piccola cappella delle Apparizioni, poi la Basilica della Madonna del Rosario, il grande luogo di preghiera e, infine, la Basilica dei Santissimi Santa Trinità.
Ci fu anche una settima apparizione, ma fu personale e non va confusa con queste: si trattava di un’apparizione della Madonna a Lucia, dopo la morte di Francesco e Giacinta, il 15 giugno 1921. Lucia si preparava a lasciare Fatima per Bene.
Abbiamo infine il ciclo cordimariano, dal 1925 al 1929, quando Lucia era già monaca dorotea e si trovava in Spagna.
Nel 1925, a Pontevedra, la Madonna parlò della devozione dei primi sabati di ogni mese.
Nel 1929, a Tuy, una nuova apparizione chiese la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria.
Quando parliamo del “messaggio di Fatima”, ci riferiamo anzitutto al contenuto di queste apparizioni, ma anche alla testimonianza di vita dei veggenti, due dei quali furono canonizzati.
Sin dalle apparizioni della Madonna, folle di persone si sono riversate a Fatima. Il periodo dal 1919 al 1930 vide la costruzione del Santuario, la configurazione delle pratiche di culto e la disciplina e organizzazione dei pellegrinaggi.
Ma parliamo anche della storia dell’interpretazione di Fatima. Cercando di semplificare un processo complesso, possiamo individuare cinque fasi nello studio e nell’interpretazione dell’evento di Fatima 8 . La prima fase segna, subito dopo le apparizioni, il periodo delle inchieste e del processo canonico di riconoscimento dell’autenticità delle apparizioni, conclusosi nell’ottobre 1930.
La seconda fase apologetica iniziò nel 1923, quando il processo canonico era ancora in corso, e durò fino agli anni Sessanta. Fu durante questo periodo che furono pubblicati i primi documenti su Fatima, come le Memorie di Suor Lucia e altri testi rilevanti. Questa fase apologetica ha prodotto una lettura catechetica del messaggio di Fatima, inquadrandolo nell’universo della dottrina cattolica, ma non ancora una lettura specificamente teologica.
La terza fase è caratterizzata da un approccio teologico-pastorale, al fine di giungere ad una sistematizzazione dottrinale dei grandi temi di Fatima, e dal rigore storiografico nella trattazione critica delle fonti. L’inizio simbolico di questa fase è stato segnato dall’incarico al clarettiano spagnolo José Maria Alonso di elaborare una rigorosa storia di Fatima, sulla base della documentazione raccolta. Fu durante questa fase che furono poste le basi per la pubblicazione e la trattazione critica delle fonti.
La fase successiva ha segnato l’inizio della collaborazione regolare dell’Università Cattolica Portoghese con il Santuario, sia nell’elaborazione della documentazione per la pubblicazione che nell’organizzazione di congressi, che hanno permesso di approfondire le diverse dimensioni del messaggio di Fatima. . Fu in questa fase che iniziò la pubblicazione della Documentazione critica di Fatima, iniziata nel 1992 e completata nel 2013. Nello stesso anno, 1992, in occasione della celebrazione del 75° anniversario delle apparizioni, si tennero due congressi internazionali si sono svolte; e in seguito, molti altri congressi hanno permesso di approfondire diversi aspetti e dimensioni del messaggio di Fatima, creando le condizioni per una lettura teologica più ricca del messaggio.
Attualmente siamo nel quinto periodo: la fase di sintesi critica di Fatima e del suo messaggio. Possiamo dire che questa fase è iniziata con la celebrazione del 90° anniversario delle apparizioni, nel 2007, con un congresso dal tema “Fatima per il XXI secolo”, che mirava a presentare una lettura globale della storia e del messaggio di Fatima 9 Nello stesso anno venne pubblicata un’altra opera di sintesi: l’Enciclopedia di Fatima 10 . Questo periodo, che dura fino ad oggi, è caratterizzato dal passaggio “dal graduale abbandono del discorso politico su Fatima al progressivo emergere di sintesi interpretative del fenomeno” 11 .
Il Centenario delle Apparizioni ha offerto l’occasione per valutare lo status quaestionis della ricerca su Fatima nelle sue diverse dimensioni, e gli anni che sono seguiti hanno permesso che questo lavoro continuasse. Ricordo due congressi internazionali su Fatima, in occasione del Centenario delle Apparizioni, di cui sono stati pubblicati gli atti:
Lasciando la parte storica, vediamo i contenuti fondamentali del messaggio di Fatima.
Al centro del messaggio di Fatima c’è il “Vangelo della Trinità” 14 . Nei gesti e nelle parole sia dell’Angelo della Pace che della Madonna,
«Dio si rivela nel suo mistero trinitario, suscitando una risposta generosa di adorazione, donazione e riparazione da parte dei pastorelli […] L’evento di Fatima sottolinea la rappresentazione di Dio come luce che illumina tutte le realtà, come la Trinità che dobbiamo adorare e amare» 15 .
Pertanto, l’essenza del messaggio di Fatima è “il risveglio all’urgenza di centrare radicalmente la nostra vita in Dio, come l’Unico che deve essere amato e adorato” 16 . Il modo per parlarci di Dio, della Santissima Trinità, e per condurci a Lui non sono concetti teologici o discorsi speculativi, ma il cammino di un’intensa esperienza spirituale 17 .
Al tempo delle Apparizioni fiorivano ideologie e regimi politici, tesi a cancellare una volta per tutte Dio dall’orizzonte dell’umanità, in un ateismo militante e combattivo. Oggi, più insidiosa di questa lotta dichiarata contro Dio è l’indifferenza religiosa, la tendenza a vivere come se Dio non esistesse. In modo più o meno discreto si tenta di “cancellare” ogni segno di Dio dallo spazio pubblico, di relegarlo nella clandestinità. Nel contesto in cui viviamo, rimane attuale e urgente l’affermazione chiara e inequivocabile del primato di Dio, della Santissima Trinità, nella vita dei credenti.
Poiché il Mistero pasquale è l’evento culminante della storia della rivelazione e della salvezza, l’evento in cui la paternità di Dio nei confronti del suo Figlio unigenito si realizza pienamente nel mondo e si rivela, e dal quale sgorga nel mondo lo Spirito della filiazione divina 18 , è importante evidenziare l'”orizzonte pasquale del Messaggio di Fatima”, come fa Eloy Bueno de la Fuente:
«Sebbene questa prospettiva non sia stata evidenziata nelle pubblicazioni su Fatima, la melodia pasquale risuona chiaramente: luce, bellezza, gioia accompagnano la presenza della Signora. Ella si lascia vedere e ascoltare dalla gloria del Signore Risorto, al quale ha aderito in corpo e anima» 19 .
Il carattere pasquale del messaggio di Fatima sottolinea la centralità di Gesù Cristo, soprattutto nella sua presenza eucaristica. Ma questo carattere cristocentrico del messaggio è evidente anche nella preghiera del Rosario, che ci porta a meditare sui misteri di Cristo, che hanno nel mistero pasquale il loro centro e il loro pieno significato.
Sempre all’interno di questo orizzonte trinitario del messaggio di Fatima, è importante sottolineare una dimensione pneumatologica ed ecclesiale. Poco dopo il suo pellegrinaggio al Santuario della Cova da Iria, Papa Benedetto XVI ha detto:
«Non c’è Chiesa senza Pentecoste. E vorrei aggiungere: non c’è Pentecoste senza la Vergine Maria. Era così all’inizio, nel Cenacolo […] Ed è sempre così, in ogni luogo e tempo. Che cosa ha vissuto anch’io, pochi giorni fa, quella folla immensa sulla spianata del Santuario, dove eravamo tutti veramente un cuore solo e un’anima sola? Gesù, era in mezzo a noi. Questa è l’esperienza tipica dei grandi Santuari mariani: dovunque i cristiani si riuniscono in preghiera con Maria, il Signore dona il suo Spirito» 20 .
La dimensione ecclesiale è evidente in modo molto esplicito nel cosiddetto “Segreto”, nel riferimento al “Vescovo vestito di bianco” e alla Chiesa pellegrina e martire; ed è implicita nella richiesta della Madonna di costruire una cappella nella Cova da Iria, poiché l’edificio ecclesiastico è sempre simbolo della Chiesa delle pietre vive che lì si riunisce per celebrare la presenza di Gesù Cristo; e si esprime nella partecipazione alle celebrazioni sacramentali, da sempre espressioni per eccellenza della Chiesa.
Il messaggio di Fatima ha anche una chiara dimensione sacramentale, centrata soprattutto nell’Eucaristia. Il messaggio di Fatima è profondamente eucaristico. Se il ciclo angelico del 1916 fu il “preludio eucaristico” del messaggio, il ciclo cordimariano, soprattutto nell’apparizione di Tui del 1929, ne costituisce l’“epilogo eucaristico” 21 .
È significativo notare che è nell’orizzonte trinitario che si colloca la dimensione eucaristica del Messaggio di Fatima. L’Eucaristia è sacramento efficace non solo della presenza viva di Cristo, ma anche della Santissima Trinità e della nostra incorporazione a questo mistero di comunione salvifica. La Santissima Trinità è l’origine e il fine dell’Eucaristia: nel Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito è la vera fonte e il culmine di tutto il mistero eucaristico 22 . Questo è ciò che il Messaggio di Fatima sottolinea con particolare veemenza.
Oltre all’Eucaristia, nel messaggio di Fatima ha un’importanza fondamentale anche la celebrazione del Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione. Nelle apparizioni dell’Angelo e della Madonna la conversione occupa un posto fondamentale. Naturalmente la conversione non si riduce alla celebrazione del sacramento della Penitenza, ma trova lì la sua espressione più importante e il suo compimento sacramentale. Lo stesso pellegrinaggio a Fatima è segnato da questa dimensione sacramentale relativa alla Penitenza: ogni autentico pellegrinaggio è un cammino di conversione, che tende alla celebrazione del sacramento della Penitenza.
Infine, è evidente la dimensione mariana di Fatima. Secondo la testimonianza dei veggenti, Maria si presentò come la “Signora del Rosario”, si mostrò vestita di luce e diffondente la luce di Dio, e rivelò il mistero del suo Cuore Immacolato. Fr. Alonso, un grande studioso di Fatima, considerava la rivelazione del Cuore Immacolato di Maria “l’anima del messaggio di Fatima” 23 .
Fin dalle apparizioni dell’Angelo nel 1916, il riferimento al Cuore Immacolato di Maria ha accompagnato tutte le apparizioni di Fatima. Dall’apparizione della Madonna, nel giugno 1917, divenne un elemento fondamentale del messaggio. Nell’apparizione di giugno, la Madonna ha affidato una missione alla veggente Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. E le fa una promessa: «Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio» 24 . Questa promessa riassume i due aspetti più importanti della spiritualità del Cuore Immacolato di Maria: l’intercessione di Maria e la sua esemplarità. Nell’apparizione della Madonna in luglio, la rivelazione si approfondisce e, nel contesto del Segreto, viene annunciato il trionfo finale del suo Cuore Immacolato. In questa apparizione la Madonna promette di ritornare ancora per chiedere la comunione di riparazione nei Primi Sabati e la consacrazione della Russia. La prima richiesta fu fatta nell’apparizione di Pontevedra (Spagna) nel 1925; la seconda nell’apparizione di Tui (Spagna) nel 1929.
L’invocazione del Cuore Immacolato di Maria va compresa alla luce del significato biblico di “cuore”. Nella Bibbia il cuore è il “sacramento” della persona, che manifesta la sua unicità più intima e assoluta davanti a Dio e davanti agli altri. Nel Cuore Immacolato di Maria è tutto il suo essere e il suo mistero ad essere affrontati. Il cuore designa la persona stessa della Vergine Maria; il suo “essere” intimo e unico; il centro e la fonte della sua vita interiore: intelligenza e memoria, volontà e amore. Nel suo commento teologico alla terza parte del Segreto di Fatima, l’allora cardinale J. Ratzinger, poi papa Benedetto XVI, afferma:
«Il termine “cuore”, nel linguaggio della Bibbia, significa il centro dell’esistenza umana, confluenza di ragione, volontà, temperamento e sensibilità, dove la persona ritrova la sua unità e il suo orientamento interiore. Il “cuore immacolato” è, secondo a Mt 5,8, un cuore che, partendo da Dio, ha raggiunto la perfetta unità interiore e per conseguenza “vede Dio”. Perciò la “devozione” al Cuore Immacolato di Maria è avvicinarsi a questo atteggiamento del cuore, in cui il fiat. – “sia fatta la tua volontà” – diventa il centro conformante di tutta l’esistenza.” 25
Le diverse dimensioni elencate – trinitaria, cristologica e pasquale, pneumatologica ed ecclesiastica, sacramentale e mariana – sono costitutive di ogni vera spiritualità cristiana e si ritrovano nel messaggio di Fátima, permettendoci di parlare di una vera spiritualità di Fátima.
Stefano De Fiores, illustre Professore di Teologia Spirituale e Mariologia, paragonando Fátima al messaggio di altre apparizioni, ha evidenziato come segno dell’originalità e specificità di Fátima, tra gli altri aspetti, la spiritualità: “le raccomandazioni di pratiche di pietà, preghiera e conversione, il nostro La Madonna di Fatima passa ad un’autentica spiritualità, condensata nella devozione o consacrazione al suo Cuore Immacolato” 26 .
Secondo questo autore, Fátima presenta altre caratteristiche originali, come la prospettiva storica e politica in cui si colloca, la “preoccupazione per il futuro” e non solo per il presente della vita della Chiesa e del mondo, la “sollecitudine universale” influsso sulla pietà dei fedeli e anche sui vescovi e sui papi” 27 ; ma è soprattutto a livello di spiritualità che Fátima si distingue: “Fátima è più di un semplice progetto devozionale, perché alla Beata Vergine interessa abbracciare un’autentica “spiritualità mariana”, espressa nella consacrazione a Dio attraverso il Cuore Immacolato” . 28
La spiritualità di Fatima è una spiritualità mariana 29 , il cui tratto più caratteristico è la devozione al Cuore Immacolato di Maria, elemento che unisce le diverse dimensioni del messaggio.
Dalle dimensioni elencate emergono atteggiamenti che segnano l’esperienza spirituale che il messaggio di Fatima interpella. Ne evidenzieremo brevemente alcuni.
L’adorazione è l’atteggiamento religioso fondamentale. In quanto atteggiamento credente specificamente cristiano, il culto è sempre accoglienza della rivelazione di Dio come Santissima Trinità. Il cristiano non adora nessuna forza cosmica indeterminata, nessuna divinità impersonale: adora il Dio unitario, che gli viene incontro, che gli si rivela, manifestando il suo amore.
Nel messaggio di Fatima l’adorazione occupa un posto particolarmente importante ed è direttamente collegata alla dimensione trinitaria ed eucaristica del messaggio. Le tre apparizioni dell’Angelo sono incentrate sulla rivelazione del volto trinitario di Dio, non in modo speculativo, ma in modo dossologico 30 , attraverso il culto. Lì credere, sperare e amare sono la forma per eccellenza del culto, che “concentra in sé le tre virtù” 31 . Anche nelle apparizioni della Madonna l’adorazione appare come un atteggiamento fondamentale. Nella luce che irradia dalle mani della Madonna, i Pastorelli sperimentano la presenza di Dio, la Santissima Trinità, che li circonda completamente, e rispondono con l’adorazione.
L’adorazione di Dio segna indelebilmente la vita dei veggenti, non solo come gesto di preghiera, ma anche come atteggiamento esistenziale di dare a Dio il posto centrale nella loro vita.
Un altro atteggiamento fondamentale nella spiritualità di Fatima è quello della riparazione: il messaggio di Fatima sfida l’esperienza di una spiritualità riparatrice. La riparazione appare, fin dall’inizio, nelle apparizioni angeliche del 1916, assume un posto di rilievo nelle apparizioni della Madonna e si concretizza nella risposta vitale data dai Pastorelli di Fatima 32 .
La riparazione, che attraversa tutto il messaggio di Fatima e ne segna indelebilmente la spiritualità, è teocentrica e trinitaria, come appare esplicitamente nelle preghiere insegnate dall’Angelo, ma è altrettanto cristologica ed eucaristica; ed è anche esplicitamente mariano: l’atteggiamento di riparazione è strettamente legato al posto fondamentale del Cuore Immacolato di Maria nella spiritualità di Fatima. La devozione dei primi sabati 33 , specificatamente fatimiti e che “può essere considerata un compendio dell’intero messaggio” 34 di Fatima, è una concretizzazione di questo atteggiamento riparativo nei confronti di Maria.
La riparazione, nel messaggio di Fatima, è profondamente legata al culto. Adorazione e riparazione appaiono unite e inseparabili nella spiritualità di Fatima.
La spiritualità di Fatima è ancora profondamente segnata dal veemente invito alla conversione e alla penitenza. La ripetuta richiesta che gli uomini non offendano più Dio, la tristezza della Madonna come espressione di non indifferenza verso i peccati commessi, l’appello alla preghiera e ai sacrifici per i peccatori segnano il messaggio di Fatima dal primo all’ultimo momento. Nella vita dei piccoli veggenti, non solo c’è un autentico movimento di conversione, che permette di creare un ritratto diverso prima e dopo le apparizioni 35, ma anche la preoccupazione per la conversione dei peccatori li accompagnerà permanentemente.
Nel suo commento teologico alla terza parte del Segreto, l’allora cardinale J. Ratzinger disse: “La parola chiave di questa (terza) parte del “segreto” è il triplice grido: “Penitenza, Penitenza, Penitenza!” Mi viene in mente l’inizio del Vangelo: «Pænitemini et credite evangelio» (Mc 1,15)”. 36
Ad un altro livello, la spiritualità di Fatima si esprime anche nell’impegno verso i fratelli, come espressione di amore. L’incontro con Dio, che è Amore, risveglia nei Pastorelli la propria capacità di amare 37 . Eloy Bueno de la Fuente ricorda, a questo proposito, che san Giovanni della Croce diceva che sembra poco ai beati andare da soli in Paradiso. Giacinta lo esprime con il suo linguaggio semplice, nel dialogo con Lucia: quando le ricordò che sarebbe andata in Paradiso, come la Madonna le aveva promesso, Giacinta rispose: “Sì, lo farò […] ma volevo che tutte quelle persone ci sarebbe anche quello” 38 . Suor Lucia commenterà poi che, proprio perché Dio è Amore, e perché solo l’amore può unirci a Dio, «questo amore non si accontenta di essere felici; Vuole portare gli altri a condividere con lui la stessa felicità” 39 .
Una spiritualità che si ispira al messaggio di Fatima ha necessariamente questa dimensione di solidarietà e di impegno verso i nostri fratelli e sorelle. Papa Benedetto XVI ha affermato che Fatima “è una scuola di fede e di speranza, perché è anche una scuola di carità e di servizio ai fratelli” 40 .
A più di un secolo dalle apparizioni di Fatima, si pone la questione dell’attualità del suo messaggio. Dopo che, nel 2000, Papa Giovanni Paolo II decise di rivelare la terza e ultima parte del cosiddetto Segreto di Fátima, molti annunciarono la fine dell’interesse per Fátima, poiché capirono che era la curiosità per il contenuto di quel documento a conservare persone legate a Fatima. D’altro canto, sembrava che la profezia contenuta nel Segreto si fosse già compiutamente realizzata, per cui la questione dell’interesse di quei contenuti diventava inevitabile.
Durante il suo pellegrinaggio a questo Santuario, nel 2010, nell’omelia della Messa del 13 maggio, Papa Benedetto XVI ha affermato:
“Chi pensasse che la missione profetica di Fatima fosse compiuta rimarrebbe deluso. Qui rivive quel disegno di Dio che ha interrogato l’umanità fin dai suoi inizi: «Dov’è Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra» (Gen 4, 9). L’uomo potrebbe innescare un ciclo di morte e di terrore, ma non può interromperlo… Nella Sacra Scrittura, Dio appare spesso cercando i giusti per salvare la città umana e fa lo stesso qui, a Fatima, quando la Madonna chiede: « Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vuole mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Lui stesso è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?» (Memorie di Suor Lucia, I, 162)” 41 .
Basti pensare al tema della pace, centrale nel messaggio di Fatima e drammaticamente presente nella nostra vita di oggi; invece l’importanza della preghiera, che Papa Francesco ha scelto come tema di quest’anno di preparazione al Giubileo e che è al centro del messaggio di Fatima; o al posto di Dio nella nostra vita, in questo tempo in cui tanti nostri contemporanei vivono come se Dio non esistesse… per realizzare l’attualità di Fatima e del suo messaggio.
1. Eloy BUENO DE LA FUENTE, Il messaggio di Fatima. La misericordia di Dio: il trionfo dell’amore nei drammi della storia, 3a edizione, Fátima, Santuário de Fátima, 2018, p. 17.
2. Cfr. Salvatore M. PERRELLA, Impronte di Dio nella storia. Apparizioni e Mariofanie, Padova, Edizioni Messaggero di Padova, 2011, p. 20.
3. BUENO DE LA FUENTE, Il messaggio di Fatima, p. 17.
4. Luciano Coelho CRISTINO, Le apparizioni di Fatima: ricostruzione dai documenti, Org. André Melícias – Marco Daniel Duarte – Sónia Vazão, Santuário de Fátima, 2a edizione, 2022.
5. LÚCIA DE JESUS, Memorie: Quarta memoria, p. 229.
6. LÚCIA DE JESUS, Memorie: Quarta memoria, p. 231.
7. LÚCIA DE JESUS, Memorie: Quarta memoria, p. 235.
8. José Eduardo FRANCO, «Fátima, il miracolo dell’interpretazione – I: fasi dell’approccio gnoseologico», Brotéria 165 (2007) 345-356; José Eduardo FRANCO, «Fátima: il miracolo dell’interpretazione. Il miracolo del Sole: analisi critica della documentazione”, in Congresso Internazionale di Fátima per il XXI secolo, Fátima 2008, 389-435 (qui, 389-403); per un approccio critico alle diverse proposte di periodizzazione, cfr. Marco Daniel DUARTE, «Epistemologia di Fátima: ascoltare, raccontare, leggere e interpretare Fátima nel corso di un secolo», in Stefano M. CECHIN (Coord.), Fatimensis eventus centum post anos Storia, Nuntius et Praesentia Fatima anno 2016 celebrati, Pontificia Academia Mariana Internationalis, Città del Vaticano 2021, pp. 79-113 Marco Daniel DUARTE, «Storia e storiografia di Fátima: cento anni di traduzione di un evento storico», in Marco Daniel DUARTE – Pedro Valinho; GOMES (Coord.), Pensar Fátima. Atti del Congresso Internazionale del Centenario di Fátima, Vol. I, Santuario di Fátima, Fátima 2021, pp. 19-38.
9. Congresso Internazionale di Fatima per il 21° Secolo, Fatima 2008.
10. Carlos M. AZEVEDO – L. CRISTINO (Coord.), Enciclopédia de Fátima, Estoril 2007.
11. Marco Daniel DUARTE, «Storia e storiografia di Fátima: cento anni di traduzione di un evento storico», p. 35.
12. Stefano M. CECHIN (Coord.), Fatimensis eventus centum post anos. Storia, Nuntius et Praesentia. Acta Congressus Mariologici-Mariani Internationalis in civitate Fatima anno 2016 celebrati, Pontificia Academia Mariana Internationalis, Città del Vaticano 2021
13. Marco Daniel DUARTE – Pedro Valinho GOMES (coordinatore), Pensar Fátima. Letture interdisciplinari. Atti del Congresso Internazionale del Centenario di Fatima, vol. I e II, Santuario di Fátima, Fátima 2021.
14. Bruno FORTE, «Il messaggio di Fátima e l’Apocalisse», in A Pastoral de Fátima. Atti del 1° Incontro Internazionale sulla Pastorale di Fátima, Fátima, Santuario di Fátima 1993, p. 97.
15. Stefano DE FIORES, Il segreto di Fatima. Una luce sul futuro del mondo, Apelação, 2008, p. 31.
16. José Jacinto F. FARIAS, Un fuoco che arde, ma non brucia. Un saggio teologico sul Messaggio di Fatima, come contributo per comprenderlo e viverlo oggi in Portogallo, Prior Velho, 2010, p. 69.
17. Cfr. António MARTO, La bellezza del volto trinitario di Dio nel messaggio di Fatima, Coimbra, 2007, p. 16.
18. Cfr. François-Xavier DURRWELL, Padre nostro, Dio nel suo mistero, Salamanca, Sígueme, 1992, p. 9.
19. BUENO DE LA FUENTE, Il messaggio di Fatima, p. 154.
20. Discorso del Regina Caeli, 23 maggio 2010: http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/pt/angelus/2010/documents/hf_ben-xvi_reg_20100523_pentecoste.html (visitato il 04/10/2024).
21. Cfr. R. Schulte STAADE, «Adorazione», in A Pastoral de Fátima. Atti del 1° Incontro Internazionale sulla Pastorale di Fátima nel 75° Anniversario delle Apparizioni, Fátima, Santuario di Fátima, 1993, p. 111 (originale tedesco: p. 465-471). Le espressioni sono dell’autore, ma non la periodizzazione.
22. Cfr. Manuel GESTEIRA GARZA, La Eucaristia, misterio de comunión, 5a edizione, Salamanca, Sígueme, 2006, p. 675.
23. Cfr. Joaquín Maria ALONSO, «Il Cuore Immacolato di Maria, anima del messaggio di Fatima», Ephemerides Mariologicae, 22, 1972, pp. 240-303.
24. LÚCIA DE JESUS, Memorie: Quarta memoria, p. 231.
25. Joseph RATZINGER, «Commento teologico», in CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Il messaggio di Fátima. Il Segreto, Lisbona, Paulinas, 2000, p. 49.
26. Stefano DE FIORES, «Mariologia e Fátima», in AZEVEDO, Carlos Moreira e CRISTINO, Luciano (coord.), Enciclopédia de Fátima, Cascais 2007, p. 337; cfr. DE FIORES, Il segreto di Fatima, p. 28.
27. DE FIORES, «Mariologia e Fatima», pp. 337-338.
28. DE FIORES, Il segreto di Fatima, p. 64.
29. Sulla presenza di Maria nella spiritualità cristiana e sul significato dell’espressione “spiritualità mariana”, cfr. Stefano DE FIORES, Maria nella teologia contemporanea, Roma, 3a edizione, 1991, pp. 291-338; Johann G. ROTTEN, ‘Come può la spiritualità essere mariana’, Marian Studies, 52, 2001, pp. 7-52; Cetina MILITELLO, «Una spiritualità per l’oggi: il modello mariale», Credere Oggi, n. 142, 2004/4, pp. 103-113; Juan BIFET SINISTRO, Espiritualidad Mariana. María nel cuore della Chiesa, Valencia, EDICEP, 2009.
30. Cfr. MARTO, La bellezza del volto trinitario di Dio, p. 18.
31. João DUQUE, «Santa Trinità, ti adoro profondamente. Il percorso tematico 2011-2012», in Santíssima Trindade, ti adoro profondamente. Itinerario tematico del Centenario delle Apparizioni di Fátima, 1° Ciclo, Fátima, 2010, p. 18.
32. Cfr. Stefano DE FIORES, «Reparação», in AZEVEDO, Carlos Moreira e CRISTINO, Luciano (coordinatori), Enciclopédia de Fátima, Cascais, Principia, 2007, pp. 475-480.
33. Cfr. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Direttorio sulla pietà popolare e la Liturgia, n. 174; António Maria MARTINS, «La devozione riparatrice dei primi sabati», in Appello e risposta. Settimana di Studi sul Messaggio di Fátima, Fátima, 1983, pp. 273-300; Augusto Ascenso PASCOAL, «Il sabato, devozione del primo», in AZEVEDO, Carlos Moreira e CRISTINO, Luciano (coord.), Enciclopédia de Fátima, Cascais, Principia, 2007, p. 504-505.
34. PASCOAL, «Il sabato, devozione dei primi», p. 504.
35. Cfr. Jeremias Carlos VECHINA, «La “conversione” dei visionari. Elementi di critica teologica alla credibilità delle apparizioni di Fatima», in Fenomenologia e teologia delle apparizioni. Atti del Congresso Internazionale di Fátima (9-12 ottobre 1997), Fátima, Santuario di Fátima, 1998, pp. 517-530.
36. RATZINGER, «Commento teologico», p. 50.
37. Cfr. BUENO DE LA FUENTE, Il messaggio di Fatima, p. 220.
38. LÚCIA DE JESUS, Memorie: terza memoria, p. 189.
39. SUOR LUCIA, Come vedo il messaggio attraverso il tempo e gli eventi, Fátima 2007, p. 32.
40. BENEDETTO XVI, Udienza generale del 19 maggio 2010: http://w2.vatican.va/content/benedictxvi/pt/audiences/2010/documents/hf_ben-xvi_aud_20100519.html (visitato il 26-06-2024).
41. https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/pt/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100513_fatima.html (visitato il 26-06-2024).