In occasione delle recenti Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana è stato presentato il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) e rivolto a tutti i gruppi della Famiglia Salesiana. Si terrà a Fatima dal 29 agosto al 1° settembre 2024. Importante è ora prepararsi fin da subito a questo momento forte di ringraziamento e affidamento a Maria. Il Congresso si terrà nella sala congressi “Paolo VI” del Santuario di Fatima, in Portogallo, un luogo fortemente mariano, in cui la Vergine Maria apparve a tre giovani pastorelli nel 1917 per invitare tutto il mondo alla preghiera e alla penitenza.
Il titolo scelto per questo evento sarà “Io ti darò la maestra”, in ricordo del sogno dei nove anni di Don Bosco di cui nel 2024 si celebrerà il 200° anniversario. È un sogno che è stato profondamente impresso nel cuore di Don Bosco e che lo ha guidato per tutta la vita. Come scrive don Andrea Bozzolo, che sarà relatore al Congresso, è il “mito fondativo” salesiano, la “pagina sacra” che ancora oggi “esercita una consistente energia performativa, toccando gli affetti, muovendo all’azione e generando identità”. In essa sono raccolti in efficace sintesi narrativa “gli elementi costitutivi della vocazione salesiana, come un testamento da consegnare alle generazioni future”. A partire dal sogno, il desiderio che si vuole condividere è che Maria Ausiliatrice sia ogni giorno di più la Madre e la Maestra che accompagna e guida tutta la Famiglia Salesiana nel cammino verso Gesù e verso i giovani più bisognosi.
L’itinerario formativo dell’anno cercherà di approfondire puntualmente il sogno dei nove anni, e si snoderà in 5 temi e in 10 tappe.
Il primo tema presente nel sogno è evidentemente la missione oratoriana: in esso prenderemo in esame il nostro carisma educativo, il sistema preventivo come via di santità, la particolarità di una pedagogia della grazia e di una pedagogia della festa che raggiunge i ragazzi e le ragazze nella loro vita concreta e quotidiana.
Il secondo tema presente nell’esperienza del sogno fatta da Giovannino Bosco potremmo chiamarlo la chiamata all’impossibile: in esso si parlerà del mistero della vita come vocazione e missione, qualcosa che è in noi, ma più grande di noi, e che perciò coinvolge il tema della fede, del discernimento vocazionale, del combattimento spirituale, della vita cristiana come croce e gioia, umiliazione e glorificazione; ciò permetterà di comprendere bene il senso della “santa allegria” tanto raccomandata da don Bosco ai suoi ragazzi.
Il terzo tema si può esprimere come mistero del Nome: è il tema dell’esperienza di Dio come presenza e mistero, esperienza che coinvolge i temi dell’incontro e dell’annuncio, della conversione e della fede, del dimorare e dell’operare, della contemplazione e dell’azione, della liturgia e dell’apostolato.
Il quarto tema riguarda lo stile distintivo del carisma salesiano, l’amorevolezza. Si punterà a promuovere una pedagogia dell’amore totalmente ispirata alla carità di Dio, e dunque uno stile relazionale e educativo improntato all’umiltà e alla mitezza, alla benevolenza e all’affabilità. Si tratta di una logica educativa nuova, dove l’amore è il compimento della legge, dove la giustizia è amministrata come misericordia, dove l’amore non è solo sentito ma anche dimostrato, dove l’opera educativa si tiene lontana dalle forme del rigorismo antico e dal lassismo moderno.
Il quinto e ultimo tema presente nel sogno dei nove anni è la mediazione materna di Maria. È l’occasione per riflettere sul volto femminile e materno della Chiesa in tutto il disegno di Dio. Qui si potrà approfondire l’idea che all’iniziativa di Dio deve corrispondere l’accompagnamento dell’uomo, e che nel lavoro educativo occorre sempre armonizzare l’esigenza e la pazienza.
Affidiamo nella preghiera la preparazione e la realizzazione di questo grande evento di tutta la Famiglia Salesiana.